Nel mondo lo spray peperoncino è legale o illegale?

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È fuor di dubbio: gli spray al peperoncino hanno rivoluzionato il concetto di difesa in Italia e nel resto del mondo, cambiando in meglio la vita di molte persone. In molti casi questi preziosi strumenti sono dapprima entrati a far parte delle dotazioni in forza ai tutori dell’ordine, per poi approdare nelle mani di privati cittadini.

Alla scoperta delle leggi sugli spray al peperoncino.

In Italia, gli strumenti come spray, pistole o bombolette che nebulizzano una miscela al peperoncino OC sono considerati LEGALI, quindi di libero porto e uso per il privato cittadino. Questo, a patto che rispettino 5 fondamentali requisiti disciplinati da uno specifico Regolamento Ministeriale (D.lgs. n.103 12/05/2011 ):

– un volume di miscela al peperoncino OC inferiore a 20 ml
– una percentuale di principio OC inferiore all’11%
– una concentrazione di principio attivo pari o inferiore al 2,5%
– una gittata di lancio pari o inferiore a 3 m
– un effetto irritante non letale né infiammabile

Anche se può apparire incredibile, su questo tema il nostro Paese è una delle nazioni più tolleranti. I prodotti al peperoncino che rispettano la legge non sono considerati armi e il loro porto, uso e detenzione è liberamente permesso senza bisogno di licenze speciali, a tutti i privati cittadini maggiori di 16 anni.

Detto questo, chi compra uno strumento al peperoncino deve informarsi bene sulla composizione di prodotto, le corrette modalità d’impiego e altre nozioni che possono tornare utili. Ad esempio, molte persone ci chiedono se i nostri prodotti si possono portare all’estero, magari per un viaggio o per motivi di lavoro.

Com’è regolato l’uso di spray e pistole al peperoncino negli altri paesi?

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, le regole che abbiamo appena elencato per l’Italia non valgono ovunque in Europa: su questo tema i paesi della UE non hanno ad oggi una politica comunitaria. Ogni Paese europeo decide autonomamente se vietare o meno gli spray al peperoncino in base alle proprie normative. La situazione dunque può cambiare radicalmente da stato a stato: si passa dal divieto totale del Belgio al libero porto e uso italiano.

Difesa al peperoncino: le principali leggi europee

Vediamo meglio in dettaglio la regolamentazione giuridica dei vari paesi europei rispetto ai comuni strumenti da difesa al peperoncino:

ILLEGALE
Spray peperoncino Illegale
Inghilterra, Belgio, Norvegia, Danimarca, LussemburgoOlanda, Turchia, Islanda, Irlanda, Malta e Grecia li considerano come armi e come tali li concedono in dotazione solo alle forze dell’ordine. Il possesso, l’uso e il trasporto da parte di civili è illegale.

USO LIMITATOgiallo

La Finlandia li considera come armi ma ne permette l’uso dietro specifica licenza per difesa personale o lavorativa in attività di vigilanza.
Svezia, Portogallo e Svizzera li considerano come armi ma ne permettono l’uso e il porto dietro specifica licenza.
Il Portogallo autorizza all’uso i cittadini con fedina penale pulita, a patto che la max concentrazione di OC sia 5%.
L’Ungheria autorizza all’uso tutti i cittadini a patto che il volume max di agente lacrimogeno sia 20 gr.
La Germania non li considera come armi ma ne limita l’uso alla difesa dall’attacco di animali.
In Romania sono legali ma vietati durante eventi sportivi e manifestazioni.
LEGALESpray peperoncino Legale

Francia e Polonia li considerano come armi ma ne permettono l’uso ai cittadini maggiorenni.
RussiaSpagna e Slovacchia ne consentono l’uso ai cittadini purché maggiorenni. Serbia e Lettonia ne consentono l’uso ai cittadini sopra i 16 anni.
In Repubblica Ceca e Austria sono legali per autodifesa.

Infine l’Italia, una delle nazioni più tolleranti in materia: non li considera come armi (a patto che rispettino le caratteristiche sopra elencate) e ne permette il libero porto e uso ai maggiori di 16 anni.

Le armi al peperoncino nel resto del mondo.

Come in Europa anche nel resto del mondo l’uso e il possesso sono soggetti alle leggi del Paese in questione. Rispetto all’Europa però, c’è da avere un’attenzione in più. In alcune nazioni le leggi in vigore cambiano da stato a stato. Un esempio su tutti? America e Australia consentono l’uso in alcuni stati e lo proibiscono in altri.

ILLEGALE
rosso
In Hong Kong, Singapore, Bangladesh, Cina, Iran, Vietnam, Canada e Brasile sono considerati come armi, quindi illegali per i cittadini e dati in dotazione solo alle forze dell’ordine.

VARIABILE
giallo

Gli USA demandano a ogni singolo Stato la regolamentazione in materia. In genere, il possesso e il trasporto sono consentiti ai maggiori di 18 anni e in quantità controllate.
In Australia sono legali in alcuni stati e non in altri. Ad esempio in Australia Occidentale sono legali se usati a scopi difensivi; tutto il contrario di ciò che avviene nel Nuovo Galles del Sud, dove sono severamente proibiti.
In Giappone non c’è una legge che ne proibisce l’uso, ma questo può essere condannabile.
LEGALE
verde

La Colombia autorizza all’uso i cittadini sopra i 14 anni di età.
In Nuova Zelanda sono legali, ma l’uso è concesso dietro specifica licenza. Anche in Indonesia sono legali, ma con alcune limitazioni sulla vendita e il possesso.
In India, Filippine, Mongolia, Thailandia, Taiwan, Malesia, Arabia Saudita, Korea del Sud e Israele sono legali per autodifesa.

La morale è che quando si ha a che fare con questi strumenti è meglio essere ben informati. Anche l’elenco qui proposto non è da considerarsi esaustivo e completo. Per questo ai clienti che ci chiedono consigli e a chi ci sta leggendo in cerca d’informazioni, consigliamo di rivolgersi alle autorità di frontiera o all’ambasciata del Paese di destinazione per sapere se il nostro strumento da difesa sarà ben accetto nel paese che ci accoglierà.

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1 CommentoLascia un commento

  • […] Vale la pena ricordare che secondo D.M. 12 maggio 2011, n. 103 vieta anche l’utilizzo di bombolette spray la cui miscela contenga sostanze infiammabili o tossiche. Acquistare bombolette di spray a poco prezzo al peperoncino espone spesso a questi rischi. La legge infatti punisce chi utilizza (o porta con sé) prodotti non conformi alle caratteristiche tecniche elencate sul Decreto. Inoltre fuori dall’Italia la giurisprudenza è difforme da Stato a Stato, pertanto è opportuno informarsi prima di portarla in un viaggio. […]

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