La violenza sulle donne è un tema che purtroppo non passa mai di moda. Le cause sono molte e riguardano aspetti culturali, biologici e sociali; la supremazia fisica dell’uomo è innegabile, come lo è la tendenza a trattarci come oggetti di proprietà altrui. Quando parliamo di violenza sulle donne l’argomento è vasto: qui ci riferiamo alle aggressioni di sconosciuti, eventi più rari rispetto a quelli di violenza domestica, ma comunque non meno pericolosi. Lasciamo volutamente da parte i casi di abuso familiare e stalking, poiché frutto di dinamiche psicologiche complesse che per risolversi necessitano del ricorso a strumenti e centri specializzati.
I pericoli per le donne: se li riconosci, li eviti.
La conoscenza è potere, nonché un’ottima arma a cui ricorrere. La difesa personale parte prima di tutto da una corretta impostazione mentale: essere presenti a se stessi e a ciò che ci circonda non vuol dire vivere nella paura, ma solo prestare la necessaria attenzione per non trasformarsi in un facile bersaglio.
Questi 7 consigli di sicurezza personale sono utili sempre, in strada, sui mezzi, nei luoghi pubblici, per riconoscere ed evitare situazioni potenzialmente pericolose. Ricorda che un aggressore non sceglie a caso la propria preda, ma preferisce quella che gli creerà meno difficoltà.
- Metti a fuoco. Quando sei in giro, abituati a inquadrare il tipo di ambiente, i rischi potenziali, le vie di fuga e tutto ciò che può tornarti utile.
- Il sesto senso del pericolo. Impara a captare velocemente le caratteristiche del contesto e dei presenti (es. soggetti in stato alterato, persone sospette che si avvicinano, inferiorità numerica, luoghi isolati o poco illuminati, orari notturni) per attuare le contromosse (modificare il precorso, telefonare a un amico, prendere un taxi) e prepararti mentalmente a reagire.
- Regola del tre colori. Oltre a cogliere i segnali, impara a catalogarne la pericolosità (come nel triage del pronto soccorso) così da ponderare meglio le difese da attivare in ogni situazione. Per farti capire, ecco 4 esempi di situazioni codificate:
codice bianco: sei in casa sul divano – difese allentate, massima tranquillità
codice verde: esci in gruppo e vai in un locale – difese accese, rilassate ma consapevoli
codice giallo: un ubriaco ti insulta – difese allertate di fronte a un pericolo nascente
codice rosso: la persona si avvicina con fare minaccioso – difese attive pronte a reagire
Violenza sulle donne: cosa fare in pratica
Nel malaugurato caso in cui le tecniche di difesa passiva falliscano o siano inattuabili è importante non farsi trovare impreparate.
- Non farti abbindolare. L’aggressore può decidere di non attaccare subito, preferendo ricorrere a stratagemmi verbali per farti abbassare le difese. Non cadere nella trappola: evita d’instaurare un dialogo, tienilo fuori dalla tua comfort zone, non toccarlo per nessun motivo e invitalo alla resa (“stai lontano”).
- Autocontrollo emotivo. Anche se a volte tendiamo a dimenticarcene, siamo pur sempre discendenti del regno animale e quindi sensibili ai comportamenti non verbali. Un tono di voce basso e fermo, uno sguardo deciso, un portamento calmo, una distanza controllata, sono tutti segnali di forza che scoraggiano l’aggressore. Questo atteggiamento è difficile da mantenere quando si ha paura. Puoi allenarti a controllare gli effetti della scarica adrenalinica su mente e corpo iscrivendoti a un buon corso di autodifesa in cui simulare situazioni di forte stress.
- S.O.S. Se vuoi che qualcuno accorra in tuo soccorso attira la sua attenzione per un particolare: “Ehi! Tu con la giacca rossa, aiutami!”.
- Fuga o attacco. Se il pericolo si fa concreto hai due alternative: scappare o prepararti a reagire. La fuga è prioritaria, magari aiutata da qualche espediente che sorprenda l’aggressore. Nel secondo caso è più utile avere a portata di mano e pronto all’uso un valido strumento da difesa.
Che strumento scegliere? Una pistola al peperoncino Piexon.
Precisa, facile, sicura e veloce, ti difende a distanza ed è a prova di stress e paura.
- Quando premi il grilletto parte un getto in direzione opposta a te. Non puoi sbagliare.
- Colpisci l’aggressore in ogni parte del corpo, anche coperta. L’effetto irritante è sempre assicurato.
- Difenditi a distanza perché il getto raggiunge 3 metri e non può essere evitato grazie alla forte velocità.
- L’effetto è prolungato, dai 45 fino ai 60 min.
Inoltre, rispetto a manganelli, coltelli, una pistola al peperoncino è legale, non letale e soggetta a libero porto, così puoi tenerla sempre con te, ovunque tu vada.
sicuramente hai ragione il problema delle donne è grave da risolvere, purtroppo si sono donne come uomini forti di carattere, e donne e uomini deboli , ciò non toglie che la violenza sulle donne va tutelata , ma non è semplice da gestire.