Dal 2014 a oggi si registra in Italia un aumento costante di licenze per porto d’armi. Un cambiamento che interessa sia grandi metropoli che piccoli centri. Alla scoperta del mondo delle armi da difesa personale. Rischi, vantaggi e alternative possibili tra le armi non letali.
Detenere armi in casa aumenta la sicurezza o il rischio?
Ogni giorno, in chat o al telefono, riceviamo richieste d’informazioni e approfondimenti sul tema dell’autodifesa da parte di molte persone, tutte consapevoli dei rischi legati alle armi da fuoco. Un motivo, questo, che le spinge molto probabilmente ad avvicinarsi al sito MiDifendo di armi non letali. In realtà, tra le persone che sono alla ricerca di soluzioni per la sicurezza si contano altre due categorie:
- i professionisti e cultori delle armi da fuoco, persone ferme sulle proprie posizioni ma aperte al dialogo, consapevoli e allenate ad un uso cosciente delle armi, vuoi per passione o per lavoro
- i pistoleri dell’ultim’ora: persone che non hanno mai preso un’arma in mano in vita loro ma ne auspicano l’uso indiscriminato, al grido di: “meglio un cattivo processo che un buon funerale”
È di neanche un mese fa questo interessante servizio de Le Iene, che spiega molto bene la situazione attuale sulla diffusione di pistole e fucili nel nostro paese e i rischi conseguenti al loro uso.
L’inchiesta parte del fatto che sempre più persone ricorrono alle armi perché giustamente preoccupate dall’aumento di furti e rapine domestiche. Un’affermazione suffragata dai dati ufficiali: solo nel 2015 sono state rilasciate 1.265.484 licenze. È un esercito di numeri in crescita: precisamente del 18,5 % per le armi sportive e del 12,4% per le armi da caccia. È anche il segnale di un cambiamento, non necessariamente indicativo di un aumento di cacciatori o atleti del tiro a volo. L’errore infatti è di sovrapporre la tipologia di licenza con il suo uso effettivo.
Chi compra una pistola o un fucile da difesa, lo fa per sentirsi più al sicuro. Ma lo è davvero?
L’autodifesa con armi da fuoco è una scelta ad alto rischio che, se si vuole evitare la tragedia, deve essere ben ponderata e affiancata da:
- una completa consapevolezza di avere un’arma letale in possesso, e quindi saperla gestire in tutte le occasioni, dal semplice e sicuro porto allo sparo, passando per l’estrazione (vedi foto, porto errato … estrazione errata!)
- una piena comprensione del significato di legittima difesa: perché avere un’arma non autorizza ad usarla senza criterio
- un costante addestramento all’uso dell’arma sotto stress: perché avere un’arma e non saperla usare è come non averla. E usare un’arma in condizioni di stress non è per niente semplice.
Il problema di fondo è che tutto ciò richiede IMPEGNO e COSTANZA. Doti spesso mancanti in chi non ama le armi e le considera come soprammobili da usare solo al momento del bisogno. Per ogni rischio sottovalutato c’è dunque un prezzo da pagare, molto spesso terribilmente alto:
- Veneto, 2016: condannato per eccesso di legittima difesa
- Milano, 2015: sparò a un ladro, non fu legittima difesa
Facilitare ulteriormente l’accesso alle armi non farà altro che aumentare ancor di più il numero di morti, da entrambe le parti, semplicemente perché è più facile uccidere con una pistola o un fucile, piuttosto che senza.
Ma l’alternativa esiste?
Ma allora, come conciliare la necessità di difendersi da un’aggressione, con la possibilità di farlo senza rischiare? La risposta va cercata nel mercato degli strumenti da difesa NON LETALI. Con questo termine la legge italiana (con Decreto 103 del 12/05/11) indica tutti i prodotti non letali a base OC, un estratto del peperoncino di cayenna con effetto irritante in grado di bloccare immediatamente un aggressore con sintomi che includono nausea, lacrimazione, disorientamento e forte irritazione.
Il vantaggio di questo tipo di prodotti da difesa è che:
- non hanno bisogno di porto d’armi
- possono essere portati ovunque
- possono essere usati in ogni situazione di pericolo perché immobilizzano senza lasciare danni permanenti.
Attenzione però! Gli strumenti da difesa, non sono tutti uguali.
Tra questi, i prodotti più sicuri e affidabili sul mercato sono senza dubbio le pistole JPX Jet Protector distribuite in Italia da MiDifendo: strumenti brevettati e prodotti dalla società svizzera Piexon, esperta in prodotti per la sicurezza. Lo conferma il fatto che sono il prodotto più scelto tra i reparti per la pubblica sicurezza delle forze dell’ordine di mezzo mondo.
Rispetto ai comuni spray al peperoncino:
1. il getto copre la massima distanza consentita per legge, 3 m
2. il colpo è potente e tiene la traiettoria in qualsiasi condizione atmosferica
3. il contenitore non subisce perdite di pressione nel tempo
4. l’uso è facile, sicuro, intuitivo
Per la propria sicurezza la scelta migliore è senza dubbio una pistola non letale: la prima in Italia a garantire un’efficace difesa a distanza, facile, sicura, legale ma soprattutto non letale.
Concordo pienamente con quanto ha ben detto Cristian.
Mi chiedo come mai in Italia i delinquenti comuni, normalmente nulla tenenti, siano la categoria sociale più tutelata. Invece, un cittadino normale, che lavora, ha famiglia, una casa, un auto, lo piglia sempre in quel posto…paga sempre, anche quando i suoi diritti sono palesemente violati.
Istruttore di difesa personale e maneggio di armi.
Non mi voglio far pubblicità quindi non lascio contatti e cognome.
Ci sono tanti corsi e tanti istruttori qualificati basta cercare online, consiglio vivamente di esercitarsi spesso e se possibile seguire un corso operativo prima di mettersi armi con il solo scopo difensivo e non si è interessati all’uso sportivo/ricreativo/venatorio. I malviventi non sono sprovveduti e anche se disarmati bloccare due o tre aggressori con o senza armi, in una situazione dove si è tutto al di fuori che lucidi non è facile nemmeno per gente formata o esperti in arti marziali.
È incredibile che la legge riconosca l’incapacita di intendere e di volere e non solo a spietati criminali e assassini…mentre non riconosce il fatto che qundo ti svegli nel cuore della notte per colpa di intrusi la paura, l’adrenalina e soprettutto lo stato semicosciente del risveglio ti mettono proprio in quella situazione in cui non sei ne capace di valutare bene la situazione ne di intendere ne di volere! Come può una persona onesta esraneo alla delinquenza capire e valutare le intenzioni e l’armamento dei malviventi?