25 Novembre – Una giornata per dire “NO”
Questo 25 di novembre si celebrerà l’importantissimo anniversario della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una violazione dei diritti umaniche non deve più essere ignorata.
Le chiamavano “Las Mariposas”
Era il 25 novembre del 1960 quando, su ordine di Rafael Leónidas Trujillo, che per più di trent’anni ha governato la Repubblica Domenicana, le tre sorelle Mirabel furono brutalemente assassinate. Le chiamavano “Las Mariposas”, che significa farfalle, perché come esse cercavano quella libertà da un regime ditattoriale che tentavano di contrastare. “Le farfalle” hanno lottato fino alla fine nonostante tutto, fino a quando il 25 Novembre hanno incontrato la morte. Un’evento che ha scatenato una dura reazione popolare che ha portato all’uccisione di Trujillo e quindi alla fine della dittatura. In memoria di queste donne, nel 1981, durante il primo incontro Internazionale Femminista, a Bogotà in Colombia, fu proclamata la giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Nel 1999 viene uficializzata questa data dall`Assemblea Generale delle Nazioni Unite, come Giornata Internazionale per l`eliminazione della Violenza contro le Donne.
Patria Mercedes, Minerva Argentina e Antonia Maria Teresa sono solo tre nomi ma è grazie a loro se oggi alla violenza sulle donne viene data sempre più importanza ed eventi e manifestazioni si stanno moltiplicando di volta in volta.
Qual è la situazione oggi?
Nonostante siano passati anni da quando gli stati hanno iniziato a sensibilizzarsi su questo argomento, ad oggi dati statistici in Europa sono ancora troppo alti: una donna su quattro subisce violenza, una donna ogni due giorni muore per violenza domestica.
Donne, mamme, giovani ragazze che vengono abusate, sfregiate, maltrattate per motivi assurdi di cui non si riesce ancora a dare spiegazione. Uomini che si sentono inferiori, gelosi, afflitti, che si nascondono dietro la violenza per stabilire chi comanda, ma le donne sanno essere forti, devono esserlo e negli anni anno dimostrato di esserlo sempre di più, ma questo ancora non basta a rialzare quei numeri che tanto spaventano.
Non si può restare indifferenti a tutto questo e se nulla resta da dire allora resta solo da fare! Ed è per questo che da anni, tutti i giorni, crescono risposte, nascono attività in tutto il mondo: manifestazioni, convegni, azioni dimostrative, spettacolo teatrali e raccolte fondi. Tutto per dare sostegno a quegli organismi che lottano contro questo “fenomeno” e che supportano le vittime sia nell’ascolto che nella terapia di recupero.
Eventi e iniziative in Italia, dove e quando
Molte sono le manifestazione ed eventi che si terranno anche quest’anno in Italia, a partire dalle panchine rosse che verranno disposte in varie città come simbolo di protesta.
A Roma sabato 24 novembre 2018 si terrà alle ore 14 da piazza della Repubblica la manifestazione nazionale organizzata dal movimento “Non una di meno”.
Sempre a Roma nella giornata di lunedì 26 novembre alla Casa internazionale delle donne si terrà un incontro con il magistrato Paola Di Nicola, autrice di “La mia parola contro la sua”.
Il 24 e 25 novembre nella Galleria di arte moderna a Roma si terrà la mostra “Ritagli di donne” dell’artista Benedetta Montini.
A Milano, dal 23 al 25 novembre si tiene la nona edizione del WeWorld Festival, organizzato dalla onlus che porta lo stesso nome; si tratta di un evento che ospita diverse mostre, performance, musica, film e conversazioni sul tema.
A Firenze invece il 25 novembre, in occasione della 40esima edizione del “Festival internazionale di Cinema e donne di Firenze” alle 21 sarà proiettato un film che parla di violenza sessuale, “La bella e le bestie”, di Kaother Ben Hania, che sarà poi ospite del festival.
Non solo manifestazioni, la Serie A di calcio celebrerà la Giornata aderendo alla campagna di sensibilizzazione di WeWorld #unrossoallaviolenza; tutti i calciatori, come anche gli arbitri, scenderanno in campo con un segno rosso sulla guancia e delle bambine per mano.
Sabato 24 novembre, anche la nazionale di rugby, impegnata all’Olimpico contro gli All Blacks, scenderà in campo con magliette ad hoc dietro le quali saranno indicati i numeri della violenza.
Mentre sui social l’invito a usare l’hashtag #nonènormalechesianormale; l’iniziativa è stata lanciata dalla vicepresidente Mara Carfagna a cui hanno già aderito tantissime celebrità.
Facciamo si che “Le farfalle” non siano morte invano!
Noi di MiDifendo vogliamo essere, anche se nel nostro piccolo, vicini a tutte quelle donne che hanno paura di parlare, di agire perché si sentono indifese, non all’altezza di fare quel passo in più che potrebbe aiutarle a difendersi e a scappare.
Il nostro numero verde 800.034.190 è disponibile ad informare tutte quelle persone che sono i cerca di una soluzione per difendersi in modo legale ed efficiente.