Strategie e tecniche di difesa personale per reagire alla violenza

Strategie e Tecniche di difesa personale per reagire alla violenza| Blog MiDifendo

Oltre cento donne in Italia ogni anno vengono uccise da uomini. Come dicevamo nell’articolo precedente, quasi sempre da coloro che sostengono di amarle. È una strage silenziosa e inarrestabile, che ormai non riguarda più solo le donne.

Come salvarsi la vita: strategie e tecniche di difesa.

Il 2016 si è chiuso con una donna uccisa ogni tre giorni. Negli ultimi cinque mesi la media è stata più di una a settimana: siamo già a 25 (dati Istat). Dalla paura nasce la voglia di essere pronti a difendersi da soli. All’escalation di violenza, infatti, segue un boom di iscrizioni ai corsi di autodifesa per imparare le tecniche più efficaci. Le adesioni sono in continuo aumento (nel 2016 si è registrato un + 7%, a Roma il picco più alto) e il ritrovato interesse non riguarda più solo le donne. La violenza ha travolto anche gli uomini che hanno capito che la sola forza fisica non basta, serve anche una strategia. Perché la difesa è un’arte che si può imparare.

Tanti corsi di autodifesa, tante possibilità di scelta. Come orientarsi? La prima cosa è capire cosa significa difendersi da un’aggressione all’aperto o nella propria abitazione.

Cos’è l’autodifesa?

In questa definizione rientrano tutte quelle tecniche di difesa personale che insegnano mosse semplici ma fondamentali per mettersi in salvo. Tutto si gioca su un sistema di leve/pesi e di controllo del corpo, ma anche dell’istinto che spesso ci porta sulla cattiva strada. Esistono in tutta Italia corsi di autodifesa di vario livello dove donne e uomini vengono preparati – anche attraverso una full-immersion di pochi giorni – a riconoscere, gestire e quindi affrontare una situazione di pericolo. L’obiettivo è duplice: studiare le tecniche efficaci per prevenire e affrontare l’aggressore; ma anche per conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità aumentando l’autostima per gestire meglio i rischi.

Alla base dei corsi di autodifesa ci sono tecniche miste che derivano da discipline di combattimento anche molto antiche, soprattutto di origine orientale. Tra le più conosciute: Krav Maga, Wing-Chun e Wendo, una tecnica quest’ultima promossa in origine dalle femministe solo per le donne e le ragazze. In Italia arriva alla fine degli anni Ottanta. Alla base ci sono un sistema di azione-reazione e il miglioramento delle capacità di osservazione.

Le 3 regole dell’autodifesa

Alla base dell’autodifesa ci sono 3 principi fondamentali che vengono addirittura prima della stessa tecnica.

    1. Evitare: scampare a un’aggressione significa imparare a prestare più attenzione all’ambiente circostante e alle persone che abbiamo intorno. Alcuni semplici accorgimenti ci possono salvare da brutte situazioni.
      • Evitare zone buie, isolate, garage sotterranei in determinate ore.
      • Evitare passaggi da persone che si conoscono poco.
      • Evitare di entrare in un portone/ascensore con sconosciuti.
    2. Scappare: la regola numero uno è evitare sempre e comunque lo scontro. Per questo è sempre meglio allontanarsi dal pericolo, scappare, chiedere aiuto. Senza preoccuparsi troppo dell’orgoglio
    3. Fronteggiare: affrontare l’avversario deve essere davvero l’ultima cosa da fare, soltanto quando lo ‘scontro’ è diventato davvero inevitabile. Bisogna partire dal presupposto che una donna potrà anche non avere la forza fisica di un uomo, ma che tutti gli uomini per quanto ‘grossi’ hanno dei punti deboli. Quindi in caso di pericolo sforzati di non perdere la lucidità, reagisci e quindi colpisci. Oggetti di uso comune come chiavi, fermacapelli e scarpe col tacco possono diventare armi preziose per difendersi e colpire i punti deboli del corpo umano che anche del maschio più muscoloso, sono:
      • Occhi
      • Genitali
      • Naso (attaccatura del naso, colpendo dal basso verso l’alto)

L’evoluzione dell’autodifesa: i corsi

Le iscrizioni ai corsi di autodifesa aumentano, raccogliendo appassionati di tutte le età e di entrambi i sessi, e le discipline – anche le più antiche – si evolvono per stare al passo coi tempi e rispondere alle nuove esigenze di sicurezza delle persone. Si moltiplicano allora gli allenamenti pensati per uomini, donne, ragazzini e bambini.

Ma i cambiamenti sociali stanno portando anche ad introdurre un’importante novità: l’allenamento associato ad uno strumento di autodifesa. Aumenta, ad esempio, la richiesta di corsi specifici che preparino il fisico e che insegnino a sfruttare al massimo le potenzialità delle pistole al peperoncino. Usarle è semplice e istintivo, non serve una preparazione specifica, ma associare la loro potenza ad un movimento più rapido ed efficace può dare una marcia in più.

I corsi di autodifesa con la pistola al peperoncino

Noi di MiDifendo.it stiamo organizzando in tutte le province d’Italia corsi specifici sull’autodifesa con l’ausilio delle proprie pistole al peperoncino, grazie alle partnership intraprese con i migliori istruttori di difesa personale.

MiDifendo Academy

[wysija_form id=”3″]

4 CommentiLascia un commento

  • Sono un Agente Assicurativo di Treviso e spesso incasso dai clienti somme di denaro che devo custodire fino al versamento in banca. Con i tempi che corrono volevo acquistare una pistola per autodifesa ma dopo aver letto il vostro articolo ho preso in seria considerazione la opportunità di provare la JPX2 o 4 frequentando un vostro corso di autodifesa.
    Grazie

    • Ciao Raffaele, visto il lavoro che svolgi anch’io penso che per te sia più indicata un modello della serie JPX, la JPX2 (magari laser) dovrebbe essere perfetta anche per la portabilità. Grazie a te! 🙂

  • ho 72 anni e ho gia subito una rapina ed ho comprato 2 pistole al peperoncino della midifendo
    la JPX4 jet defender le e la jet protector laser per potermi difendere dalla prossima aggressione
    Sono interessato ai corsi se eventualmente si tenessero nella mia città che e’ Torino

Lascia il tuo commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *